Il frantoio ipogeo
L’antico frantoio ipogeo.
L’antico frantoio ipogeo sito a Caprarica di Lecce, in via Matteotti, è stato accuratamente restaurato dalla famiglia greco.
Racconta una storia che rievoca la tradizione della molitura e produzione dell’olio salentino.
Lungo le pareti che circondano il frantoio si possono apprezzare le tracce lasciate dagli “zoccatori”, linee orizzontali e parallele che percorrono intere superfici murarie che sembrano avvolgere gli ambienti in un’atmosfera surreale, sussurrando di fatiche e di silenzi, di quotidianità e di sofferenze.
Questi simboli raffigurano i segni del tempo e della memoria che riemergono dal passato e raccontano di uomini che hanno fatto la storia di questo territorio.
Un arco in pietra, inciso con la data di realizzazione del frantoio, che risale al lontano 1835, sovrasta la scalinata di accesso.
Si viene trasportati in una dimensione storica che si perde nel tempo, sensazione resa ancora più intensa dalla straordinaria danza dei fasci di luce che penetrano quasi con discrezione dalle piccole aperture delle volte.
La vasca, l’argano, la pietra molare, le pile, i pozzetti, le mangiatoie assumono un aspetto particolare in questo incontro evocativo di luci e ombre.
Storia del Nachiro
Olio Nachiro: Un omaggio alle radici e al legame profondo con il territorio salentino.
La storia olearia della famiglia Greco è così antica che ancora oggi il frantoio aziendale è situato nel centro storico del paese, a pochi metri dal frantoio ipogeo di proprietà, che ha subito diverse opere di ristrutturazione.
Tutte le fasi produttive, dalla coltivazione dell’oliveto sino alla molitura delle olive ed all’imbottigliamento dell’olio, sono effettuate senza utilizzo di prodotti chimici di sintesi.
L’olio prodotto ha una particolarità fondamentale di cui pochi possono vantarsi: la materia prima e i processi di trasformazione sono solo ed esclusivamente aziendali.
Questo è possibile grazie all’estesa base fondiaria dell’azienda che vanta circa 500 ettari. All’interno dell’Azienda Agraria si producono oltre 200.000 litri all’anno di olio extravergine di agricoltura biologica estratto da più di 70.000 piante di olivo in filiera dedicata Bio, nel rispetto del Reg. CE 834/07.
La spremitura delle olive avviene entro e non oltre tre ore dalla raccolta nel frantoio aziendale, con un sistema integrale di spremitura a due fasi e con temperature di lavorazione bassissime (25/28°C). Tutto si esegue nel massimo rispetto dell’igiene ambientale.
L’olio ottenuto presenta un contenuto in polifenoli molto rilevante, che determina la sua elevata resistenza all’ossidazione e al tempo.
Vi è , inoltre, una curiosità riguardo il nome dell’olio, il quale è dedicato alla figura leggendaria del “Nachiro“. Quest’ultimo, nella tradizione dei frantoi ipogei era il capofrantoiano che controllava ogni partita di olive e che, con estrema maestria, era in grado di stabilirne l’origine e la qualità, garantendo così le migliori produzioni.
L’olio extravergine di oliva biologico Nachiro è un olio di altissima qualità: la raccolta delle olive inizia il 20 ottobre e termina il 15 dicembre.